DESIDERARE – CONSIDERARE
Cosa accomuna questa parole? DESIDERARE – CONSIDERARE – ASSIDERARE?
La risposta è: le stelle!
In tutti questi verbi possiamo notare una radice comune, derivata dalla parola sidus, sideris, stella in Latino. Per gli antichi Romani infatti la divinazione era parte integrante della vita, e possiamo vederlo attraverso le parole.
Per DESIDERARE (de+sidera) ci sono due possibili etimi:
- Il più accreditato vede “de” come moto da luogo/privativo (allontanamento) dalle stelle, ossia mancanza di stelle, nel lessico augurale constatare l’assenza delle stelle era presagio nefasto, negativo, per estensione successiva mancanza di cosa o persona amata.
- l’altra possibilità è interpretare de come rafforzativo, e siderare significherebbe “fissare attentamente le stelle”, da cui fissare cupidamente qualcosa/qualcuno, tensione verso qualcosa che ci attira.
CONSIDERARE (cum+sidera) è esattamente il contrario di desiderare, ci parla di una situazione in cui le stelle sono invece presenti, e non solo se ne constata la loro presenza vengono esaminate attentamente al fine di otterne auspici. Da qui al “considerare” moderno il passo è breve: se una volta per prendere una decisione venivano interrogate le stelle, oggi valutiamo e consideriamo i vari aspetti che compongono la situazione
Bonus extra: ASSIDERARE, gelare (ad+sidera). Anche questa parola c’entra con le stelle. In latino siderare significava “subire l’influsso degli astri” ed indicava tutti quei malanni per cui non c’era apparente spiegazione. Successivamente questa parola si è specializzata per indicare le conseguenze di una notte all’aperto sotto gli astri: l’assideramento è quindi etimologicamente parlando l’effetto di una notta passata al freddo, per estensione poi utilizzata in tutte le situazioni di esposizione al gelo.
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