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DESIDERARE – CONSIDERARE

Cosa accomuna questa parole? DESIDERARE – CONSIDERARE – ASSIDERARE?

La risposta è: le stelle! 

Schinkel, scenografia per il Flauto Magico di Mozart, 1816

In tutti questi verbi possiamo notare una radice comune, derivata dalla parola sidus, sideris, stella in Latino. Per gli antichi Romani infatti la divinazione era parte integrante della vita, e possiamo vederlo attraverso le parole.

Per DESIDERARE (de+sidera)  ci sono due possibili etimi:

  • Il più accreditato vede “de” come moto da luogo/privativo (allontanamento) dalle stelle, ossia mancanza di stelle, nel lessico augurale constatare l’assenza delle stelle era presagio nefasto, negativo, per estensione successiva mancanza di cosa o persona amata.
  • l’altra possibilità è interpretare de come rafforzativo, e siderare significherebbe “fissare attentamente le stelle”, da cui fissare cupidamente qualcosa/qualcuno, tensione verso qualcosa che ci attira.

CONSIDERARE (cum+sidera) è esattamente il contrario di desiderare, ci parla di una situazione in cui le stelle sono invece presenti, e non solo se ne constata la loro presenza vengono esaminate attentamente al fine di otterne auspici. Da qui al “considerare” moderno il passo è breve: se una volta per prendere una decisione venivano interrogate le stelle, oggi valutiamo e consideriamo i vari aspetti che compongono la situazione

Bonus extra: ASSIDERARE, gelare (ad+sidera). Anche questa parola c’entra con le stelle. In latino siderare significava “subire l’influsso degli astri” ed indicava tutti quei malanni per cui non c’era apparente spiegazione. Successivamente questa parola si è specializzata per indicare le conseguenze di una notte all’aperto sotto gli astri: l’assideramento è quindi etimologicamente parlando l’effetto di una notta passata al freddo, per estensione poi utilizzata in tutte le situazioni di esposizione al gelo.

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