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Sulla Ruota della Fortuna, e di come tutto scorre

La Ruota è il decimo Arcano Maggiore. 

Della Ruota esistono diverse iconografie, l’elemento comune è proprio la presenza della ruota, su cui compaiono più figure, umane od animali, solitamente tre.

Il simbolo della ruota è antichissimo, e da sempre ha rappresentato la trasformazione, il cambiamento, la ciclicità e il movimento, ovvero una metafora della vita; è difatti inizio e fine, vita e morte, alti e bassi.

C’è chi sale, c’è chi in cima, c’è chi scende. Ognuno di noi in momenti diversi della propria vita si trova in un punto differente della Ruota. E la Ruota gira, è movimento, non saremo mai fermi nello stesso punto per troppo tempo.

ruota medioevo

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Nella simbologia medievale, in cui si sviluppano i Tarocchi, la Ruota è difatti la carta della Sorte, del Fato, del destino imprevedibile e mutevole (ricordiamoci infatti che “fortuna” etimologicamente è legata più alla sorte che alla fortuna così come intesa oggi).

Rende bene l’idea la locuzione che compare in alcune versioni della carta: “Regnabo, regno, regnavi, sum sine regno”, ossia regnerò, regno, ho regnato, sono senza regno, quattro fasi diverse di una stessa vita.

la ruota della fortuna nei tarocchi di jodorowsyki camoin e rider waite
La Ruota nei Marsigliesi (di Jodorowsky) e nei Rider Waite

Per la mia personale visione delle carte, la Ruota della Fortuna è l’unica carta su cui non abbiamo controllo. E’ un po’ l’equivalente della carta “imprevisto” nel Monopoli. Si tratta dunque di una carta che non possiamo osteggiare, ma che dobbiamo invece accogliere e da cui cercare di trarne il meglio.

Simboli

  • La Ruota è un simbolo molto antico, onnipresente in moltissime culture. Rappresenta il cambiamento per eccellenza.
  • Il numero 10, numero di fine e di nuovi inizi, di un ciclo che si chiude e di un altro che va aprendosi, completamento, perfezione.
  • Nei Marsigliesi troviamo tre animali antropomorfi, che possono variare in base al mazzo preso in esame. Solitamente ve n’è uno che sale (talvolta con tratti “acquatici” e talvolta più canini, ma quasi sempre con un collare), uno in cima con la spada e uno che scende.
  • Sullo sfondo di molte carte vi è un corso d’acqua, a memoria di come tutto scorra (panta rei).
  • Nei RW, intrisi di simbolismo esoterico e riferimenti a Éliphas Lévi, troviamo molti più dettagli.
    La Ruota stessa è diversa. Al suo interno troviamo diverse lettere, alcune in alfabeto latino che vanno a comporre la parola TARO, che anagrammata diviene ROTA. Intorno  alle parole in alfabeto latino, ne troviamo alcune in alfabeto ebraico, che corrispondono a tetragramma ebraico.
  • Questa carta è ricchissima anche di riferimenti alchemici. I simboli all’interno della ruota rimandano al mercurio, zolfo, acqua, sale, di nuovo richiamando diverse fasi di vita.
  • Anche qui ritornano le tre figure sulla ruota, con la sfinge in equilibrio in cima e le altre due che “scorrono” dal basso all’alto e viceversa, seguendo il movimento della Ruota. Il simbolo del serpente richiama inoltre la reincarnazione.
    Alcuni hanno identificato nelle due figure rispettivamente Tifone (nel serpente) e Anubi (nella figura canina).
  • In aggiunta, in questo mazzo troviamo altre 4 figure, correlate dall’autore a quelle descritte da Ezechiele, e ai 4 evangelisti, che fa corrispondere ai 4 elementi, ai 4 semi degli Arcani Minori e, secondo alcune interpretazioni, ai 4 segni zodiacali fissi.

Colori

  • Nei Marsigliesi ogni figura è connotata da un colore diverso. La figura che sale è gialla, indica lucidità e coscienza necessaria per salire ed evolvere. La sfinge, in equilibrio in cima, è azzurra, indica una creatura spirituale seppur imperfetta con qualche ingenuità. La terza figura, quella della decadenza, è rosa, il colore legato alla natura umana e alla sua transitorietà.

Qualità

  • Chiusure e aperture, nuovi inizi, andare con il flow, cambiamenti, opportunità e occasioni, movimento, leggi naturali.
  • Situazioni su cui non abbiamo il controllo, influenze esterne, precarietà, imprevisti, incertezza.

Input

Quali cambiamenti stai attraversando? Con che spirito li stai affrontando? 

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Quindi?
Con la Ruota della Fortuna si chiude il primo gruppo di Arcani Maggiori.
Il gruppo successivo (11-21) vengono chiamati Arcani Notturni in quanto sono carte che hanno già integrato un “lato ombra” ben definito.

La Ruota è emblema di ciclicità, movimento, cambiamenti, come diceva Eraclito panta rei, tutto scorre, tutto cambia e si modifica, e non ci si può immergere due volte nello stesso fiume perché nel frattempo sia noi che il fiume siamo cambiati. Qualcuno da qualche parte l’aveva descritto come un “uroboro meccanico”, ed è un’immagine che mi piace molto e trovo davvero calzante. La Ruota della fortuna invita a prendere le occasioni al volo, a essere pronti per nuovi cicli, cambiamenti, a seguire la corrente avendo fiducia nell’Universo.