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CON QUALE MAZZO INIZIO?

Long story short: con quello che vuoi 

Spiegazione lunga

Quando si iniziano a leggere le carte, questa è una delle domande che viene posta più di frequente. Facciamo un po’ di chiarezza.

La maggior parte dei mazzi si basa su tre diversi “stili”:

– Marsigliesi (di cultura italiana/francese)
– Rider Waite (di cultura anglosassone)
– Thoth (mazzo a sé, di stampo esoterico)

Tarocchi di Marsiglia di Nicholas Rolichon, colorati da Marco Benedetti. Fonte: thegamecrafter.com

I Marsigliesi sono lo stile più antico, a cui si sono poi ispirati i successivi. Le origini di questo mazzo, che abbiamo già discusso in precedenza (nato a scopo filosofico-pedagogico, successivamente ludico e solo dopo divinatorio) sono ben diverse dai due successivi, che nascono invece direttamente a scopo esoterico, ma con un’ulteriore differenza: mentre i Rider Waite volevano essere un mazzo accessibile a tutti, i tarocchi Thoth (sviluppati da Crowler) presentano riferimenti più iniziatici, astrologici, kabalistici etc.

Tarocchi Thoth, dal sito visualculture09.wordpress.com

Un’altra differenza, è che nei Marsigliesi classici gli Arcani Minori non presentano illustrazioni specifiche, mostrando invece una combinazione di seme+numero, laddove nei Raider Waite (e in molti mazzi di “ispirazione” marsigliese) vengono illustrate direttamente le varie interpretazioni, così da facilitare l’apprendimento mnemonico.

Inoltre, oltre a dare nomi diversi a talune carte (es. denari che diventano pentacoli o dischi, carte di corte e Arcani maggiori che presentano una nomenclatura molto diversa nel mazzo di Thoth) un’altra differenza importante tra i mazzi è la posizione dell’Arcano della Giustizia, che è il numero 8 nei Marsigliesi e 11 nei Rider Waite, scambiata dunque di posto con la Forza.

Tarocchi Rider-Waite, Immagine da visualculture09.wordpress.com

A queste tre grandi famiglie si sono poi ispirati il fior fiore di artisti, tarologi e studiosi, che hanno creato e illustrato migliaia e migliaia di altri mazzi, da più tradizionali, a fantasy, artistici e tematici.

I significati che ogni mazzo dà a una singola carta sono leggermente diversi, ed è bene quindi tenere questo in considerazione quando si passa da un mazzo all’altro.

Fatta questa introduzione, il mio consiglio spassionato è: scegliere le carte che vi piacciono di più, quelle con cui sentite maggiore connessione. Se avete la possibilità di visionarne dal vivo tanto meglio, altrimenti navigate su internet, esplorate, guardate i vari mazzi. E solo dopo scegliete. Non c’è una regola che valga per tutti.

Iniziare con un mazzo più tradizionale ha forse il vantaggio di avere più materiale reperibile, ma questo è vero fino a un certo punto. A prescindere dalle illustrazioni, i significati sono i medesimi (fatte le dovute differenziazioni tra i “tre mazzi madre”), pertanto potete comunque fare riferimento a quello. Non coinciderà tutto (colori in primis), ma non c’è nulla di peggio che partire con un mazzo che non ci risuona!

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