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7 CREDENZE SULLA LETTURA DEI TAROCCHI

1. Il mazzo di carte dev’essere ricevuto in dono e non acquistato.
L’origine del perché debba essere un regalo è incerta, ma è da attribuirsi a un periodo in cui le carte erano costose, difficilmente reperibili, e di conseguenza “per pochi”. La scelta di un mazzo oggi è invece molto importante; trovare delle carte con cui siamo in sintonia ne renderà la connessione più immediata e la lettura più facile!

2. Appena ricevuto il mazzo va purificato, dopodiché non dev’essere fatto toccare ad altre persone.
La spiegazione ufficiale è che il mazzo assorbirebbe le energie (positive ma anche negative) delle persone che lo toccano, e questo potrebbe influire sulla risposta delle carte. Il tema della purificazione è molto ampio. Qui si trovano pratiche tradizionali, che solitamente coinvolgono l’esposizione del mazzo alla luna piena e l’uso di elementi purificatori (l’incenso, la salvia bruciata, il sale, i 4 elementi, alcune pietre etc.) ma c’è anche chi si limita a mischiare le carte più e più volte o secondo schemi predefiniti, chi ci medita, e chi se li porta ovunque per un po’. I possibili rituali sono illimitati!

3. Non si dovrebbe leggere le carte per se stessi
In ottica divinatoria, questo è comprensibile, dato che è impossibile essere obiettivi e imparziali leggendo per se stessi, tuttavia questo è un ottimo esercizio per moltissimi altri tipi di letture e per entrare in confidenza con le carte.

4. Quando si leggono le carte non bisogna tenere le gambe incrociate, è meglio togliere i gioielli e sciogliere – o legare, a seconda delle tradizioni – i capelli.
Queste indicazioni venivano date per evitare “blocchi di energie” e scomodità varie. L’importante è appunto sentirsi comodi e tranquilli e in equilibrio.

5. Il mazzo va mescolato e tagliato con la sinistra e le carte vanno girate con la destra
Il simbolismo destra/sinistra vs conscio/inconscio è presente in questa tradizione, laddove mescolare e tagliare con la sinistra richiama al lasciar agire l’inconscio, mentre girare le carte con la destra invita a integrare l’analisi razionale-simbolico durante l’interpretazione.

6. Non si fanno le carte durante il ciclo, nè di domenica, durante le feste, dopo mezzanotte
Tutte queste situazioni richiamano a eventi spiritualmente particolari, la presunta impurezza del ciclo, la sacralità delle feste, e la mezzanotte che segna l’ora in cui escono gli spiriti (credenza condivisa da molte culture diverse). L’importante è fare le carte in momenti in cui siamo emotivamente tranquill*, per il resto non ci vedo grosse limitazioni.

7. Non si può fare la stessa domanda alle carte più volte, nè leggere le carte tutti i giorni
Fare più volte la stessa domanda implica ricevere un numero di input maggiore di quello che siamo in grado di elaborare, pertanto si rivela inutile e controproducente. Leggere tutti i giorni non è necessiamente un problema, ma lo può diventare se il rapporto con le carte perde di spontaneità e diventa asettica routine.

Bestow, Mahmoud Farshchian (1968)

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